Finanziamenti europei a fondo perduto nel Programma Giustizia e affari interni
Scadenza: 24 febbraio 2012
Aree di intervento
1. misure in linea con il Piano d’azione UE per far fronte alle minacce che scaturiscono dal possibile utilizzo da parte di terroristi dimateriali chimici, biologici, radiologici e nucleari, così come esplosivi;
2. la radicalizzazione che conduce al terrorismo e la protezione delle vittime del terrorismo;
3. la tratta di esseri umani, in particolare la prevenzione, la protezione delle vittime, l’investigazione sui trafficanti e l’esercizio dell'azione penale nei loro confronti, i meccanismi di
coordinamento e cooperazione, la sensibilizzazione, la formazione dei funzionari che entrano in contatto con le vittime e la raccolta di dati sicuri;
4. lo sfruttamento sessuale dei bambini e l’uso illegale di Internet volti a prevenire e combattere lo sfruttamento sessuale e l’abuso dei bambini, anche quello attuato online, e a favorire la cooperazione tra le autorità incaricate dell'applicazione della legge, il settore privato e la società civile a questo proposito;
5. la criminalità economica e finanziaria finalizzati a ostacolare le reti criminali transnazionali attraverso una migliore prevenzione e individuazione di fenomeni quali la corruzione, il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo, la frode, la contraffazione (anche di medicinali) e l’estorsione;
6. la cooperazione transfrontaliera nell’applicazione della legge, in particolare l’accesso e lo scambio di informazioni attraverso l’attuazione del principio di disponibilità regolato dalla Decisione 2008/615/GAI, dalla Decisione 2008/616/GAI e dalla Decisione quadro 2006/960/GAI (Iniziativa svedese);
7. la cooperazione operativa nell’applicazione della legge, incluso la cooperazione doganale e le Squadre investigative comuni in collaborazione con Europol e Eurojust;
8. la cooperazione transfrontaliera nell’applicazione della legge nel settore della riduzione dell’offerta di droga, incluso programmi di formazione comuni per le autorità di contrasto, progetti per migliorare la capacità dell’UE di controllare il traffico di stupefacenti, anche alle frontiere esterne dell’UE, e il sostegno a piattaforme regionali di cooperazione nell’applicazione della legge che favoriscono lo scambio di informazioni;
9. l’analisi delle possibilità di utilizzo delle informazioni private ai fini dell’applicazione della legge, anche per quanto riguarda i dati sui passeggeri e i dati delle telecomunicazioni, con particolare attenzione all’aspetto del conseguimento di una maggiore sicurezza salvaguardando allo stesso tempo i diritti della persona e la privacy;
10. la formazione e scambi tra funzionari incaricati dell’applicazione della legge. Le azioni dovrebbero comprendere lo sviluppo di curricula comuni e corsi di portata transfrontaliera, regionale e/o comunitaria, nonché workshop, seminari e scambi fra funzionari e formatori finalizzati alla condivisione di conoscenze, esperienze e best practices nelle diverse aree dell’attività di applicazione della legge;
11. il traffico di armi, inclusa la prevenzione, l’indagine sui trafficanti e l’esercizio dell'azione penale nei loro confronti, i meccanismi e le azioni di coordinamento e cooperazione, la sensibilizzazione, la formazione, l’analisi, l’assistenza e il networking, in linea con il Piano d’azione UE per combattere il traffico delle cd. armi “pesanti” che sono o potrebbero essere utilizzate nelle attività criminali;
12. la prevenzione della criminalità, incluso quella urbana, giovanile, ambientale, attraverso lo sviluppo di partnership fra settore pubblico, enti privati e ONG, con particolare attenzione allo sviluppo di progetti operativi, linee guida, attività di formazione.
13. il miglioramento della connettività a Europol e delle possibilità di condividere informazioni attraverso la rete di Europol
14. la protezione e l’integrazione delle vittime e dei testimoni della criminalità organizzata (compresa la mafia) e del terrorismo.