mercoledì 23 ottobre 2013

Partecipazione delle PMI al nuovo programma Horizon 2020


Il nuovo programma Horizon 2020 (durata: 2014/2020) ha un approccio integrato nei confronti delle PMI, grazie al quale si prevede di dedicare alle PMI il 15% circa della dotazione inanziaria complessiva per le sfide della società e le tecnologie abilitanti e industriali. Diverse novità nell'ambito di Orizzonte 2020 incentiveranno la partecipazione delle PMI.

La semplificazione sarà particolarmente vantaggiosa per le PMI, poiché tali imprese spesso non dispongono delle risorse necessarie per far fronte ad elevati oneri amministrative. Ciò comprende l'allestimento di uno sportello unico per le PMI che desiderano partecipare a Orizzon
te 2020. Del pari, il porre un accento più forte sulle attività di innovazione aumenterà la partecipazione delle PMI perché tali attività sono particolarmente rilevanti per queste ultime.

Tali misure orizzontali saranno integrate da azioni specifiche per le PMI, che consolideranno un sostegno prima disperso fra diversi programmi in un insieme coerente di strumenti. In primo luogo, un nuovo strumento per le PMI, ispirato al modello SBIR (Small Business Innovation Research, http://www.sbir.gov), i cui principi sono descritti in "Innovazione nelle PMI", sarà impiegato in modo coerente per tutte le sfide della società e per le tecnologie abilitanti e industriali. 


Questo strumento consentirà alle PMI di presentare le loro idee più innovative per far fronte alle sfide a livello dell'Unione. Esso andrà incontro ai bisogni di tutte le PMI fornendo soluzioni innovative a sfide specifiche, siano esse innovazioni di alta tecnologia e derivate dalla ricerca o innovazioni di ordine sociale e derivate da esigenze di servizi, mediante i seguenti elementi: 

  • solamente le PMI potranno candidarsi ai finanziamenti. Le PMI potranno portare con sé altri partner, ma una grande novità di questo strumento è la possibilità che i progetti abbiano un unico partecipante; 
  • il sostegno sarà fornito in fasi diverse. Una fase di fattibilità consentirà una valutazione del potenziale del progetto. Una sovvenzione principale consentirà alla PMI di intraprendere il progetto, mantenere la proprietà dei DPI e affidare compiti a soggetti esterni ove necessario. 


Un sostegno successivo sarà fornito indirettamente mediante servizi quali aiuti per avere accesso ai capitali di rischio, sostegno all'innovazione o in materia di appalti pubblici. 

In secondo luogo, "Innovazione nelle PMI" comprende un'attività specifica per le PMI ad alta intensità di ricerca, che sosterrà la prossima fase del programma Eurostars attuato in associazione con gli Stati membri. Tale attività sarà accompagnata da misure volte ad incrementare la capacità di innovazione delle PMI, quali il collegamento in rete e l'intermediazione, e consentirà alle PMI di introdurre novità tecnologiche nelle loro attività attraverso contatti con ricercatori e innovatori in tutta Europa. 

In terzo luogo, "Accesso ai finanziamenti con capitale di rischio" avrà un forte indirizzo a favore delle PMI, come auspicato dal Consiglio europeo. Per quanto riguarda la Debt Facility (dispositivo per la concessione di crediti), l'indirizzo alle PMI sarà rafforzato con l'aiuto di intermediari finanziari a livello nazionale e regionale. La Equity Facility (dispositivo per l'acquisizione di equity) s'incentrerà sugli investimenti sulle fasi iniziali, pur con la possibilità di effettuare investimenti sulle fasi di espansione e di crescita in congiunto con la Equity Facility del programma per la competitività delle imprese e PMI.

La Equity Facility e il componente della Debt Facility relativo alle PMI saranno attuati nell'ambito di due strumenti finanziari dell'UE che forniscono finanziamento azionario e creditizio a sostegno delle attività di ricerca e innovazione e della crescita delle PMI, in congiunto con la Equity Facility e la Debt Facility nell'ambito del programma per la competitività delle imprese e PMI. 

FONTE: APRE