In occasione della presentazione delle raccomandazioni specifiche per Paese, la Commissione Europea ha chiesto l’abrogazione delle procedure per deficit eccessivo per Italia, Lettonia, Lituania, Romania e Ungheria.
Tale procedura, nei confronti dell’Italia, era stata avviata nel 2009, anno in cui il disavanzo aveva raggiunto il 5.5% del Pil, poi ridottosi fino ad arrivare nel 2012 alla soglia del 3%.
Un’ottima notizia per gli italiani, in quanto ciò prevede lo sblocco di alcuni miliardi di euro.
La Commissione ha proposto altre riforme strutturali: la riduzione del debito e il controllo del deficit, la lotta alla corruzione, la riforma del mercato del lavoro, la ristrutturazione del sistema bancario.